mercoledì 6 luglio 2011

Karibean - Love, Tears & Spiritual Blessing

La copertina dell'ep dei Karibean, pubblicato lo scorso 5 giugno.

La mia giornata di oggi non era assolutamente cominciata nel migliore dei modi. Svegliato alle 9 e 30 dal lavorio degli operai sotto la mia finestra, memore di un lungo confronto con i miei colleghi avuto pochissime ore prima, senza nessuno che mi preparasse il caffè a casa. Ero pronto alla mia razione di, come si suol dire, sangue amaro giornaliero quando una innocua scoperta rischiara la luce di una giornata che si annunciava a tinte foschissime. Mi imbatto in una canzone dal titolo molto simbolico ed evocativo che mi prende, mi scuote, mi colpisce dritto alla testa. Conquistato da un’estasi melodica, inizio ad indagare su quelli che non stento a definire i miei Salvatori. Si tratta dei Karibean, trio marchigiano che ha da poco pubblicato un ep, registrato tra gennaio ed aprile nello studio del Loop club di Osimo, dal titolo Love, Tears & Spiritual Blessing. E’ proprio così: la musica di Enrico Carletti, Corrado Verdolini e Luca Gobbi assume nella mia fu triste mattinata i connotati di una benedizione spirituale. Passo allora all’ascolto dell’easy play, che potete scaricare gratuitamente da qui. La traccia di apertura, Xmas vibration, è in pieno stile Beach Boys, e questi ragazzi non sembrano assolutamente volerlo nascondere. La chitarra e la batteria danno il tempo all’inizio della stagione torrida, disegnando onde, surfisti, camicie a fiori e pagliette. We need the sun irrompe decisa a spazzare metaforicamente via le nubi dalla testa di qualsivoglia ascoltatore: la si vorrebbe ascoltare così tante volte che sembra essere catapultati indietro negli anni, ai tempi delle hit estive preadolescenziali. Che questa canzone abbia i connotati del successo di massa – ma di elevata qualità, sia chiaro – se ne sono accorti anche al Guardian, ma non facciamo caso al solito silenzio tutto italiano. Le tracce successive costruiscono un ponte con il 1986, anno di pubblicazione della celeberrima musicassetta C86 da parte del settimanale britannico NME: vi sono notevoli richiami a quelle atmosfere pop, a quel mood. Gregorian spring, con la sua struttura melodica perfetta ed i coretti da falò di ferragosto, conferma questa tendenza, così come le ultime due tracce che chiudono 15 minuti di inaudita freschezza. Questi ragazzi dell’East Coast italica riescono, con cinque canzoni d’impatto notevolissimo, a ricordarci che qualcosa di buono si muove sottoterra, che il vento può cambiare davvero dappertutto, per voler usare un’espressione molto in voga. Con il mix di pop e surf rock prodotto dai Karibean, nome che prende spunto dalle magliette estive della Benetton 012, l’estate 2011 apre ufficialmente i battenti. Ed io, adesso, ho proprio voglia di un Mojito.

[Andrea Polidoro]

2 commenti:

  1. mi hai convinta!credo proprio che un ascolto lo meritino..:)
    La Gnessi

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  2. Hai convinto anche me, o meglio è bastato ascoltare We Need the Sun per essere invogliati. Certo, è interessante, una musica un po' fuori dal tempo, ma ultimamente sembra che questa atemporalità sia sviluppata da molti.
    Hanno il merito di richiamare, e non sfigurare richiamando, i Beach Boys, cosa per nulla facile, e anche certi Clash sopratutto di London Calling (gregorian spring non assomiglia a Lost in the Supermarket?). Ma allo stesso tempo hanno secondo me il demerito di non avere, partendo da queste premesse, sviluppato una nota un po' più personale che li distingua.
    In più la produzione, a mio modestissimo parere, sembra un po' troppo omogenea, vabbé che è un ep, però usare per 5 canzoni sempre gli stessi suoni di chitarra, batteria, l'eco sulla voce, sempre miscelati allo stesso modo da alla musica un unico colore. Magari è una scelta, chissà.
    La mia preferita è infatti Surfing in the Woods, che ha un qualcosa di diverso dalle altre.
    Resta comunque un ascolto da fare!

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