lunedì 4 aprile 2011

Io & Il Principe: Scatti multipli di una vita da ragazzo


Francesco De Gregori l'ho ascoltato da bambino, come molti di voi, per la prima volta. Lo stereo della Renault 5 di mia madre non era molto fornito: Canzoni d'amore, oppure La giostra della memoria di Ruggeri. Ogni tanto Cambio, di Lucio Dalla. Avete presente quei dischi che dimenticherete con molta difficoltà? Esatto, quelli.

Eppure, se penso a De Gregori, mi vengono in mente ricordi, istanti vissuti e catturati, pensieri, sogni. Rigorosamente alla prima persona, il più delle volte singolare. In ogni canzone un attimo, in ogni strofa uno sguardo verso il cielo. In certi casi anche una parola il cui utilizzo è, oramai, abitudinario.

Oggi è il sessantesimo compleanno di Francesco De Gregori, l'ho abbondantemente ribadito in questa giornata.

Queste sono le canzoni, in ordine di pubblicazione, che più hanno segnato, finora, la mia vita. Non quelle che reputo più belle, attenzione bene, ma quelle legate a particolari momenti, a particolari persone.

Tanti auguri, Principe. Devi campare cent'anni.

La libertà trovata in fondo al filo di un aquilone.

Oltre quel monte il confine, oltre il confine chissà.

Il ricordo di una donna vale più di dieci lire.

- Informazioni di Vincent [http://www.youtube.com/watch?v=0t2m9Fq1M1o]
E' una sera che il fiore mi pesa, e le stelle mantengono i loro segreti. Più freddamente che mai, guardo le mie povere cose.

Il primo amore.

Spago sulla mia valigia non ce n'era, solo un po' d'amore la teneva insieme.

Ma mio padre è un ragazzo tranquillo, la mattina legge molti giornali: è convinto di avere delle idee e suo figlio è una nave pirata.

Adoro ogni parola di questa canzone, dalla prima all'ultima, e mi chiedo sempre chi fosse Culo di Gomma, famoso meccanico amico di Bufalo Bill. "Avevo pochi anni e vent'anni sembran pochi, poi ti volti a guardarli e non li trovi più". 

Lucio Dalla dice di invidiare moltissimo questa canzone a De Gregori. Non faccio fatica a crederci, ho le lacrime ogni volta che la ascolto.
Per chi vive all'incrocio dei venti ed è bruciato vivo.

  Perché la notte è crucca ed assassina.

Dovrei ricopiare per intero l'ultima strofa, mi limito a sperare la ascolterete.

Mio fratello si è laureato due volte, io non c'ero mai. Capita spesso mi senta il "fratello dimenticato che vive in
un'altra città".

Caterina era mia zia, la sorella di mia madre. Aveva folti capelli ricci, come i miei. Occhi verdi, come i miei.
"Chissà se giochi ancora con i riccioli sull'orecchio, o se guardandomi negli occhi mi troveresti un po' più vecchio".

- L'abbigliamento di un fuochista [http://www.youtube.com/watch?v=ireHGt0ivwA]
Il rapporto madre-figlio.
"Figlio che avevi tutto e che non ti mancava niente, e andrai a confondere la tua faccia con la faccia dell'altra gente".

Un'altra canzone della mia prima storia d'amore.

Altre storie.
"Troppe volte zero, baby, non vuol dire uno".

Tu che non credi ai miracoli, ma li sai fare.

- Il bandito e il campione [http://www.youtube.com/watch?v=KiU4KC1_aIs]
  Io, un caro amico e la ricerca di Sante il Bandito.

[Andrea Polidoro]

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